Perdite ematiche in menopausa: cosa sono e quali sono le cause

Il ciclo uterino

Il ciclo riproduttivo inizia con l’attività ovarica che seleziona un ovulo e lo rende disponibile per la fecondazione; in contemporanea l’utero si prepara per accogliere l’eventuale ovulo fecondato, organizzando l’endometrio e preparando al suo interno un cuscinetto di vasi sanguigni e cellule.

Se la fecondazione non avviene, l’ovulo viene eliminato e anche l’utero elimina tutto il materiale preparato attraverso il ciclo mestruale.

Con l’avanzare dell’età il ciclo delle ovulazioni e quello dell’utero possono variare; conseguentemente le mestruazioni possono presentarsi irregolarmente e con flussi più o meno abbondanti. Si tratta della fase della premenopausa la cui durata può variare da donna a donna.

La menopausa vera e propria può essere dichiarata dopo almeno 12 mesi di assenza di ciclo e di esami ematochimici che dimostrino chiaramente l’aumento dell’ormone follicolo-stimolante (FSH) e la diminuzione dell’estradiolo, l’ormone delle ovaie che stimola lo sviluppo dell’endometrio.

Accertato l’inizio della menopausa, nei primi due anni successivi potrà capitare di vedere ancora alcune perdite ematiche. Non si tratterà più di mestruazioni vere e proprie, ma di perdite ematiche atipiche post menopausa. La situazione però, dovrà normalizzarsi al massimo entro i 24 mesi ma è sempre opportuno parlarne con il proprio ginecologo.

Se si dovessero continuare a registrare perdite ematiche in menopausa, queste allora potrebbero essere scatenate da tanti altri fattori. Potrebbero infatti essere dovute a un banale sbalzo ormonale, così come da problematiche più serie. La menopausa con mestruazioni non esiste, quindi è sempre meglio fare una visita specialistica.

Quando l’endometrio inizia a proliferare senza controllo e le cellule a moltiplicarsi all’infinito, infatti, potrebbero generarsi polipi e formazioni tumorali. Se quindi le perdite in menopausa dovessero essere più irregolari del solito oppure essere frequenti e abbondanti, è bene contattare il proprio ginecologo.

Cambiamenti ormonali in menopausa

La menopausa segna una fase significativa nella vita di una donna, caratterizzata da un calo drastico degli ormoni estrogeni e progesterone. Questi cambiamenti ormonali hanno un impatto profondo sulla pelle, portando a una serie di trasformazioni che richiedono un adattamento delle routine skincare.

Perdita di elasticità e volume: la riduzione degli estrogeni comporta una diminuzione della produzione di collagene ed elastina, due proteine fondamentali per mantenere la pelle tonica e elastica. Questo può portare a un rilassamento cutaneo e alla formazione di rughe più profonde.

Secchezza cutanea: la pelle tende a diventare più secca e sottile durante la menopausa a causa della riduzione della produzione di sebo. Questa secchezza può causare fastidio e una sensazione di ‘pelle che tira’.

Iperpigmentazione: la menopausa può influenzare la pigmentazione della pelle, portando alla comparsa di macchie scure o iperpigmentazione, spesso aggravate dall'esposizione solare.

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