Conosciuti per le loro proprietà anti-invecchiamento, gli antiossidanti sono molto utilizzati nei trattamenti skincare. Tra questi, scopriamo insieme il Resveratrolo, l’antiossidante apprezzato dagli esperti della pelle per la sua capacità di combattere lo stress ossidativo.
Che cos’è il Resveratrolo e dove si trova?
Il Resveratrolo è una sostanza prodotta da alcune piante a scopo protettivo nei confronti di patogeni come funghi e batteri ed appartiene a una famiglia di antiossidanti chiamati polifenoli. Generalmente associati a cioccolato, vino rosso e uva, i polifenoli sono in realtà presenti in una grande varietà di prodotti, come ortaggi crudi, frutta, erbe aromatiche e spezie.
A cosa serve il resveratrolo?
Il Resveratrolo, le cui capacità sono ancora in fase di studio, rientra nell'elenco del Ministero della Salute “Altri nutrienti e sostanze ad effetto nutritivo e fisiologico”.
Gli antiossidanti sono stati collegati alla riduzione dei segni di invecchiamento visibili ma ancora più degna di nota è la loro capacità di combattere gli effetti dello stress causato dai raggi UV. [1] Nel caso specifico del resveratrolo, i ricercatori hanno evidenziato che
“…la pelle è particolarmente adatta all’uso di questo ingredienti promettente, perché le proprietà antiossidanti del resveratrolo lavorano bene contro l’elevato stress ossidativo cui sono frequentemente sottoposte le cellule”.[2]
In più, il Resveratrolo, ingrediente naturale, è in grado di stimolare i mitocondri, che favoriscono la respirazione cellulare.
Come agisce il Resveratrolo sulla pelle?
Il Resveratrolo è in grado di agire sulla pelle in diversi modi. Le sue proprietà antiossidanti sono particolarmente efficaci per combattere gli effetti del foto-inquinamento, e sono in grado di potenziare le difese della pelle, migliorando la sua capacità di riparare i segni del fotodanneggiamento.
Il Resveratrolo, inoltre, è stato collegato anche alla riduzione di alterazioni della pigmentazione causate dai raggi UV, così come è stata evidenziata la sua capacità di stimolare la sintesi del collagene.[3]
Con oltre l’80% dei segni di invecchiamento cutaneo prematuro collegabili agli effetti negativi di fattori esterni come i raggi UV, questi dati suggeriscono che questo polifenolo può avere effetti positivi sul mantenimento di un aspetto giovane e disteso del viso.
Tuttavia, le ricerche hanno mostrato che il Resveratrolo assunto per via orale non è sufficiente per il trattamento delle condizioni della pelle.[4]
L’applicazione a livello locale consente una stimolazione diretta delle difese antiossidanti della cute già esistenti.
[1] https://www.netdoctor.co.uk/healthy-eating/a10835/antioxidants-and-oxidative-stress/ [2] Ndiaye, M. et al, ‘The Grape Antioxidant Resveratrol for Skin Disorders: Promise, Prospects, and Challenges’ in Archives of biochemistry and biophysics 508.2 (2011) pp. 160-174 [3] Soeur, J. et al, ‘Skin resistance to oxidative stress induced by resveratrol: from Nrf2 activation to GSH biosynthesis’ in Free Radical Biology and Medicine 78 (2015) pp. 213-223 [4] Hung, C.F. ‘Delivery of resveratrol, a red wine polyphenol, from solutions and hydrogels via the skin’ in Biological & pharmaceutical bulletin 31.5 (2008) pp. 955-962
Che cos’è il Resveratrolo e dove si trova?
Il Resveratrolo è una sostanza prodotta da alcune piante a scopo protettivo nei confronti di patogeni come funghi e batteri ed appartiene a una famiglia di antiossidanti chiamati polifenoli. Generalmente associati a cioccolato, vino rosso e uva, i polifenoli sono in realtà presenti in una grande varietà di prodotti, come ortaggi crudi, frutta, erbe aromatiche e spezie.
A cosa serve il resveratrolo?
Il Resveratrolo, le cui capacità sono ancora in fase di studio, rientra nell'elenco del Ministero della Salute “Altri nutrienti e sostanze ad effetto nutritivo e fisiologico”.
Gli antiossidanti sono stati collegati alla riduzione dei segni di invecchiamento visibili ma ancora più degna di nota è la loro capacità di combattere gli effetti dello stress causato dai raggi UV. [1] Nel caso specifico del resveratrolo, i ricercatori hanno evidenziato che
“…la pelle è particolarmente adatta all’uso di questo ingredienti promettente, perché le proprietà antiossidanti del resveratrolo lavorano bene contro l’elevato stress ossidativo cui sono frequentemente sottoposte le cellule”.[2]
In più, il Resveratrolo, ingrediente naturale, è in grado di stimolare i mitocondri, che favoriscono la respirazione cellulare.
Come agisce il Resveratrolo sulla pelle?
Il Resveratrolo è in grado di agire sulla pelle in diversi modi. Le sue proprietà antiossidanti sono particolarmente efficaci per combattere gli effetti del foto-inquinamento, e sono in grado di potenziare le difese della pelle, migliorando la sua capacità di riparare i segni del fotodanneggiamento.
Il Resveratrolo, inoltre, è stato collegato anche alla riduzione di alterazioni della pigmentazione causate dai raggi UV, così come è stata evidenziata la sua capacità di stimolare la sintesi del collagene.[3]
Con oltre l’80% dei segni di invecchiamento cutaneo prematuro collegabili agli effetti negativi di fattori esterni come i raggi UV, questi dati suggeriscono che questo polifenolo può avere effetti positivi sul mantenimento di un aspetto giovane e disteso del viso.
Tuttavia, le ricerche hanno mostrato che il Resveratrolo assunto per via orale non è sufficiente per il trattamento delle condizioni della pelle.[4]
L’applicazione a livello locale consente una stimolazione diretta delle difese antiossidanti della cute già esistenti.
[1] https://www.netdoctor.co.uk/healthy-eating/a10835/antioxidants-and-oxidative-stress/ [2] Ndiaye, M. et al, ‘The Grape Antioxidant Resveratrol for Skin Disorders: Promise, Prospects, and Challenges’ in Archives of biochemistry and biophysics 508.2 (2011) pp. 160-174 [3] Soeur, J. et al, ‘Skin resistance to oxidative stress induced by resveratrol: from Nrf2 activation to GSH biosynthesis’ in Free Radical Biology and Medicine 78 (2015) pp. 213-223 [4] Hung, C.F. ‘Delivery of resveratrol, a red wine polyphenol, from solutions and hydrogels via the skin’ in Biological & pharmaceutical bulletin 31.5 (2008) pp. 955-962